Corpus de débats parlementaires au Parlement européen

Signor Presidente, i rappresentati dell'attuale Presidenza del Consiglio hanno dichiarato in diverse occasioni che la maggioranza qualificata sta per essere introdotta anche per le decisioni di politica estera e di sicurezza comune, nonché, dopo Colonia, probabilmente anche per quelle adottate in seno alla politica comune in materia di difesa.

Desidero chiedere al signor Ministro, quali sono le iniziative che la Presidenza finlandese sta intraprendendo in merito all=introduzione della procedura della maggioranza qualificata nella politica estera e di sicurezza, nonché di difesa comuni.

Signor Presidente, signora Commissario, onorevoli colleghi, innanzi tutto vorrei congratularmi con il relatore a nome del gruppo del e ringraziarlo per il lavoro svolto. Con la sua collaborazione costruttiva ci ha aiutati a comprendere l'argomento, compito non sempre facile, soprattutto per quanto riguarda i dati tecnici. E' riuscito a calarci nell'argomento senza che ne fossimo sommersi. Dal nostro punto di vista, è stata un'esperienza di collaborazione molto interessante. La relazione, come anche la proposta della Commissione, conteneva numerose sfide, che a mio avviso abbiamo affrontato in modo molto positivo in seno alla commissione. Un nuovo prodotto dev'essere allettante, in altre parole, dev'essere adatto al mercato, oltre che efficace e conforme ai moderni requisiti. Credo che l'obiettivo sia stato raggiunto.

Il prodotto è stato progettato per rendere il processo più rapido e semplice e per essere adatto alle nuove e alle vecchie tecniche di sollevamento e di stivaggio. I sistemi esistenti non verranno semplicemente abbandonati dall'oggi al domani, perché in questo modo coloro che lavorano nel settore verrebbero costretti da un momento all'altro a nuovi o costosi investimenti. La loro sicurezza dev'essere garantita. Secondo il nostro parere, per ciascuno di questi problemi sono state trovate eccellenti soluzioni, perciò la proposta della Commissione e la relazione della commissione parlamentare godono del nostro appoggio. Certo, in questa sede si è parlato dell'esempio specifico della navigazione a corto raggio, in cui il trasporto intermodale detiene già il 40 per cento, ma tale trasporto non ha ancora raggiunto questi livelli in altri modi di trasporto. A mio parere, l'attuale iniziativa vuole incoraggiare i settori dell'economia e dei trasporti a investire di più nel trasporto intermodale. Credo che li si convincerà a farlo non solo offrendo sussidi, ma anche proponendo strumenti efficaci, quali il contenitore versatile, il supercontenitore, come è stato definito, che consente il carico ottimale, tenendo anche conto di ciò che succede sul mercato internazionale e aprendo nuove opportunità come quelle che lei ha descritto.

Nel complesso, siamo soddisfatti della proposta. L'unica differenza è che restiamo dell'opinione che, se il prodotto è davvero valido, sarà il mercato a darne una regolamentazione, non dovremo quindi investire denaro pubblico, anche se tutti siamo convinti che farà bene allo sviluppo generale del sistema dei trasporti se più attori diventeranno multimodali. Perciò vorrei fare un ultimo commento: considero il nostro lavoro odierno un contributo tecnico a questo concetto, in merito al quale siamo tutti concordi. Tuttavia, se le unità di carico che proponiamo di istituire si dimostrano efficaci per via marittima, aerea, su strada e su ferrovia, allora qualunque sia la forma di trasporto interessata, essa dovrà provarsi altrettanto efficace. Lo dico in particolare per quanto riguarda le ferrovie - possiamo migliorare quanto vogliamo l'intero concetto multimodale dal punto di vista tecnico, ma se uno degli attori nella catena è debole o sostiene di esserlo, l'intero concetto non sarà di alcun beneficio. Riteniamo dunque che questo sia un passo importante nella direzione giusta, ma anche un nuovo, chiaro richiamo, specialmente per le ferrovie, a pensare in senso multimodale, a investire in questo concetto, a esaminare le proprie strutture e a valutare la propria efficienza.

Signor Presidente, i servizi e gli uffici postali sono al momento essere un argomento di grande attualità nel Parlamento, ed è giusto che sia così, data la loro importanza. Solo la settimana scorsa nel parlamento britannico, a Westminster, il neoeletto deputato di Plaid Cymru, il partito gallese, appartenente al gruppo , ha fatto il suo primo discorso proprio su questo tema.

Anche nel parlamento scozzese si è svolto di recente un dibattito sul ruolo che rivestono gli uffici postali, specie nelle aree rurali, sulla fornitura di servizi e sulla sopravvivenza delle comunità rurali. La liberalizzazione non è l'unica potenziale minaccia agli uffici postali. Gli uffici postali scozzesi, come abbiamo sentito, significano molto di più della consegna della posta. Il governo e le autorità locali li hanno tradizionalmente usati come agenzie per il pagamento delle pensioni statali e di altri sussidi, così come centri locali per il pagamento degli affitti delle case, delle tasse locali, eccetera. Tuttavia, man mano che la modernizzazione dei sistemi finanziari pubblici aumenta il volume di denaro trasferito elettronicamente da un conto corrente all'altro, l'esistenza degli uffici postali delle zone rurali viene sempre più minacciata.

Se un ufficio postale di una zona rurale chiude, assieme all'unico negozio locale annesso, può derivarne una grave minaccia per la sopravvivenza della comunità e per il tessuto sociale. Invece di consentire alla liberalizzazione e alla modernizzazione di far chiudere questi uffici, il governo e la Commissione dovrebbero promuovere e sostenere la vasta rete di uffici postali e considerarli come beni su cui si può costruire fornendo al pubblico informazioni e servizi in un luogo comodo per i residenti.